Amiamo la nostra terra con le sue gioie e le sue sventure, con i suoi vizi e le sue virtù,
con i suoi fiori e con la sua gramigna, con le sue bellezze…
…Amiamo la nostra terra con i sogni e i peccati della gente…
 
 
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Lunedì 05 Dicembre 2016
BARI Pellegrinaggio , Percorsi della Via Appia Aula Magna Università
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Invito Via Appia Traiana  Bari Aula Magna.JPG
 



INTERESSANTISSIMO POMERIGGIO NELL' AULA COSSU DELL'UNIVERSITA' convegno organizzato dalla Presidentissima Cettina Fazio Bonina sempre pronta ad eventi di profondo valore culturale .LA VIA TRAIANA...rappresenta uno dei più importanti monumenti dell’antichità. L’Appia Traiana fu costruita tra il 108 e il 110 d.C. per iniziativa dell’imperatore Traiano, che voleva velocizzare i collegamenti con i porti pugliesi. anzicché assecondare l’orografia dei territori attraversati, come faceva l’Appia Antica, la nuova strada punta direttamente verso la meta, attraversando gli Appennini, ignorando eventuali centri minor nelle vicinanze del percorso, e superando gli ostacoli grazie a imponenti viadotti e tagliate. Insomma, un’autostrada ante litteram, che rappresenta una svolta nelle tecniche costruttive delle strade romane. A Benevento, all’inizio del nuovo percorso, l’imperatore fece erigere nel 114 d.C. un arco trionfale che celebra lo straordinario lavoro effettuato nel medio evo l’asse della strada diventò l’itinerario preferito per raggiungere i porti di imbarco per la Terrasanta. La Colonna Traiana è senza dubbio uno dei monumenti più celebri di Roma antica. Rimasta sempre in piedi al suo posto dal momento della sua costruzione, delinea il paesaggio urbano da quasi duemila anni. Fu dedicata dal Senato a Traiano e inaugurata dall’imperatore nel 113 d.C., come ricorda l’iscrizione posta sopra la porta d’accesso ricavata nel basamento. La Colonna venne collocata nel complesso del nuovo Foro, al centro del cortile che si raggiungeva dopo aver attraversato gli enormi spazi della piazza porticata e della colossale Basilica Ulpia. Il monumento, alto complessivamente quasi 40 metri, si erge su un alto basamento quadrangolare ornato su tre lati da bassorilievi con cataste di armi, mentre il lato rivolto verso la basilica ospita l’iscrizione di dedica. Su questo lato si apre la porta d’ingresso alla cella interna dove venne deposta l’urna contenente le ceneri dell’imperatore e da dove è possibile accedere alla lunga scala a chiocciola rischiarata da 43 feritoie che consente di raggiungere la sommità. Intorno a tutto il fusto si avvolge a spirale per ben 23 giri un fregio a bassorilievo lungo circa 200 metri, opera di un ignoto scultore noto come Maestro della Colonna Traiana. L’opera si impone all’attenzione degli spettatori soprattutto per l’eccezionale programma decorativo rivolto a celebrare le due vittoriose campagne militari del 101-102 d.C. e del 105-106 d.C. contro i Daci, una popolazione barbarica che abitava l’odierna Romania. Le Vie Francigene nel Sud uniscono l’Occidente all’Oriente, il cristianesimo al paganesimo, l’Età Antica al Medio Evo. Un itinerario trasversale, tra basolati romani ed antichi tratturi, templi pagani, imponenti cattedrali e santuari cristiani, dolci panorami collinari e aspri passaggi montani. "Da Roma a Gerusalemme, le strade, il mare, la nostra lingua", "La Via Francigena nel Sud". l pellegrinaggio a Roma, in visita alla tomba dell'apostolo Pietro, era nel Medioevo una delle tre peregrinationes maiores insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. Per questo l'Italia era percorsa continuamente da pellegrini di ogni parte d'Europa. Molti si fermavano a Roma, gli altri scendevano lungo la penisola fino al porto di Ancona e da lì si imbarcavano per la Terra Santa Una tappa importante prima di giungere a Brindisi era il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, sul Gargano, in provincia di Foggia, in Puglia. La via Traiana è un’antica, classica strada romana aperta nel II sec. d.C. il suo nome dall’imperatore Traiano L'ascesa di Traiano 98 dc conquisto strategicamente la Dacia ora ROMANIA (giacimenti d’oro) tra i più amati e apprezzati dell’Impero tollerante coi cristiani, sussidi ai bambini e ai poveri realizzò il piu’ imponente foro alla dignità imperiale e un fatto di straordinaria importanza nella storia romana Traiano diventava imperatore non per diritto dinastico, ma per adozione essendo considerato il miglior candidato possibile alla successione. Ma soprattutto Traiano, a differenza di tutti i suoi predecessori, non era nato in Italia ma in una provincia dell'Impero., il quale, per agevolare le comunicazioni con l’Oriente, rese carrozzabile un antico tratto viario alternativo all’Appia antica che univa Benevento a Brindisi. Rispetto alla ben più nota consolare Appia, quel nuovo tracciato consentiva appunto di raggiungere Brindisi con maggiore facilità solo per il fatto che abbreviava il tratto montagnoso dell’appennino dauno sfruttando la comoda percorribilità del Tavoliere e perciò della pianura costiera. La strada fu inaugurata nel 113 d.C. con tanto di celebrazione in quel di Benevento, dove il tracciato aveva origine, nonché di costruzione di un arco trionfale, che ancor oggi è visibile in città. Da Benevento la strada scendeva verso Aecae (Troia) e attraversava il Tavoliere fino ad Herdonia (Ordona); di qui, superato l’Ofanto con un imponente ponte a cinque arcate, raggiungeva Canusium (Canosa di Puglia). Attraversato il centro canosino, la strada proseguiva poi verso Rubi (Ruvo di Puglia), e correndo ad est dell’abitato puntava in direzione di Modugno fino a Caeliae (Ceglie del Campo), poi per Norba (Conversano) e Monopoli. Da Rubi una variante litoranea raggiungeva Barium (Bari) non senza aver toccato Butuntum (Bitonto); in entrambi i casi il tracciato procedeva poi, vicinissimo alla costa, fino ad Egnathia, grande sito archeologico tuttora attivo. La strada toccava poi Ostuni e Carovigno, giungendo infine a Brundisium (Brindisi). Un prolungamento più tardo, denominato “Via Traiana Calabra” (Calabria era detta, in epoca romana, la parte meridionale della Puglia), collegò Brindisi alla città di Hydruntum (Otranto), passando per Valesium e per Lupiae (Lecce). Lungo il percorso la strada attraversava, oltre ai centri citati, una serie di stazioni di posta dette stationes (gli auto grill dell’epoca), ovvero luoghi di sosta che potevano essere attrezzati al pernottamento dei viaggiatori e per la custodia di carri e cavalli (mansiones), o invero predisposti solo per il cambio dei cavalli e per brevi stanziamenti (mutationes). Dott. Giuseppe Cascella Presidente della Commissione Culture , Sport ….del Comune di Bari



 
 
Associazione Culturale
Porta D'Oriente
Libero Sviluppo Mediterraneo
 
Associazione Culturale Porta D'Oriente - Libero Sviluppo Mediterraneo
Sede operativa: via Pietragallo 81 - Bitritto - Bari

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